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La bacchetta magica

Quante volte abbiamo desideriamo la bacchetta magica per poter cambiare le cose?


Desideriamo tutti una vita perfetta da condividere con la persona giusta e con un lavoro gratificante…ma spesso non è così


Al lavoro, in famiglia, con il proprio compagno, nella malattia, ci si trova a volte in situazioni in cui non si vede una possibile via d’uscita… eppure da bambini non era così, da bambini era così semplice lanciare incantesimi, materializzare scenari sconosciuti e giocare in nuove realtà, andando così oltre i problemi….ma da grandi come si fa? Come si può andare avanti, quando tutto sembra esserci contro?


Vi racconto una storia.


C’era una mamma che piangeva ininterrottamente sulla porta di casa, mostrando la sua pena a tutti i passanti. Il figlioletto Jacob era malato di rachitismo e nessun medico aveva saputo curarlo.

Un giorno si fermò una zingara di passaggio, l’ascoltò, e le disse di curare il bimbo mettendolo sotto il sole, nudo e su un mucchio di sabbia.

La zingara le disse anche ”Verrà il giorno in cui questo bambino sarà un grande uomo. La gente verrà da tutto il mondo per vederlo. Sarà saggio e gentile. Non piangere”.

Jacob guarì e negli anni divenne uno psichiatra.


In questa storia non incontriamo solamente il racconto di Jacob e di sua mamma, ma troviamo gli elementi che ci servono quando ci sentiamo in un vicolo cieco, quando vorremmo la bacchetta magica e poter dire “io non merito questo…”


Quello che serve è proprio quell’atmosfera, quella magia che ci permette di cambiare il copione della nostra vita per diventare da semplice attore, di una storia sofferente, a Soggetto, Autore, Regista di una vita piena.


Moreno su questa idea sviluppò lo Psicodramma, un metodo, una visione del mondo con cui ciascuno può imparare a scrivere e vivere la propria storia (dramma).

Lo psicodramma è, per sua natura, un metodo versatile e poliedrico e permette al terapeuta di lavorare in gruppo o in sessioni individuali.


Il condividere, l’accogliere, usare immagini e simboli eterni, e magari anche improvvisare sono gli elementi sullo sfondo della storia di Jacob e li ritroviamo orchestrati nello psicodramma.

Esplorando le 1000 ed 1 immagine di noi stessi, ogni possibile esperienza di vita diventa un viaggio che ci permette di vedere cosa sia nostro e cosa ci sia stato propinato e incollato addosso.


Lo psicodramma si oppone alla grigia globalizzazione che il mondo ci propone. Con questo metodo, Moreno ci insegna l’arte del vivere tra le immagini. Così, magicamente, attiviamo la nostra bacchetta magica, ecco che possiamo guardare dentro di noi e trovare nuove energie da utilizzare in ogni momento della vita.

Ogni volta che abbiamo bisogno di liberare nuove potenzialità, fino a quel momento tenute nascoste, e trovare in ogni istante il Nostro spazio nel mondo.


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